Eccola, è lei, la scenografia di quest’anno, progettata dall’architetto Riccardo Bocchini.
Il palco e la platea sono concepiti come unico spazio contenitore arricchito da giochi di luce, movimenti scenici e linee architettoniche.
Concept del progetto “lo sbocciare di un fiore” che viene magistralmente rappresentato dall’apertura sull’asse orizzontale del sipario in ledwall prima concavo e poi convesso, e dall’apertura sull’asse verticale del sipario Kinetic polarizzato, spiega l’architetto.
Sipario in ledwall, sculture in policarbonato di Davide Dall’Osso, sipario Kinetic polarizzato, scala trasformista. Protagonista di ogni Festival, quest’anno la scala, è stata pensata partendo dall’idea del piccolo bicchiere richiudibile, oggetto cult degli anni ’60. La scala richiudibile permetterà così di trasformare la scena nella forma, nelle atmosfere e nei colori, “personalizzandoli” per ogni artista.
Ed ecco qualche render di progetto:
Anche se quest’anno è ormai troppo tardi, mi piacerebbe riuscire a sbirciare l’allestimento del prossimo anno 😀
Per il resto, non ci resta che sintonizzarci con il Teatro Ariston, alle 20:30 su Rai1.
See you soon, Sottovuoto 🙂