Gli impianti elettrici vintage rappresentano un’ottima scelta nella ristrutturazione di edifici antichi. Rispettando lo stile del fabbricato, in linea con la sua epoca, è possibile ottenere un risultato estetico molto gradevole e armonioso. In queste situazioni l’installazione di impianti elettrici consente un risparmio in tempo e denaro. Oltre a questa ragione, gli impianti elettrici vintage vengono spesso scelti per puro gusto estetico.
Sono un modo elegante per arricchire l’arredamento di un ufficio, conferendogli un estroso gusto retrò. In generale quindi gli impianti elettrici vintage rispettano il bagaglio culturale, sono gradevoli e permettono di abbassare notevolmente i costi di installazione. Oltre a questo, possono essere rimossi facilmente e i materiali utilizzati hanno un impatto minore rispetto a quelli moderni.
Naturalmente gli impianti elettrici di qualsiasi tipo devono essere funzionali e in linea con le normative vigenti. Per la realizzazione puoi fare affidamento ad un elettricista specializzato, che saprà sicuramente garantirti la sicurezza necessaria.
Impianti elettrici vintage a norma: dettagli e requisiti
Il materiale dei cavi dell’impianto deve necessariamente essere il rame, un ottimo conduttore elettrico fortemente resistente all’usura. La scelta di questo materiale permette la conservazione dei cavi per evitare scosse elettriche e incendi. Per la stessa ragione anche gli interruttori e le prese negli impianti elettrici vintage sono spesso in rame, ma è possibile trovarne anche in maiolica o cotto. Questa alternativa permette di rispettare i colori dell’edificio senza stravolgimenti. Essendo realizzati con il rame, prese e interruttori vintage necessitano di una base in legno che serve come isolante, oltre alla funzione decorativa. Le lampade, inoltre, devono essere a LED. Se ne possono trovare di molti tipi, ad esempio alcune di queste ricalcano l’invenzione della lampadina di Edison.
Aspetto degli impianti elettrici vintage
Per gli impianti elettrici vintage vengono impiegati materiali e modelli molto differenti da quelli moderni. I cavi, che sono i componenti più numerosi e a vista, sono rivestiti in materiali particolari, diversi a seconda dell’effetto che si vuole ottenere. Si possono impiegare tessuti grezzi che danno un effetto simile al denim o alla juta, oppure colori neutri di varie sfumature di bianco e marrone per mimetizzarsi più facilmente. Al contrario, per un effetto più particolare si possono usare cavi appariscenti di tinte accese o metallizzate. I cavi realizzati con trame di tela oppure ispirati all’art decò sono veri e propri abbellimenti. Qualunque sia la tipologia di cavi, tutti presentano un componente in porcellana che svolge la funzione di isolante. Si tratta di pezzi molto piccoli a forma di rocchetto, presenti in varie tinte per uniformarsi allo stile dei cavi. Questi rocchetti devono essere posti a intervalli regolari sul muro per assicurare che i fili siano tirati nel modo corretto. Riguardo le prese e gli interruttori si trovano due alternative principali a seconda che si voglia mimetizzarli o al contrario esaltarli. Nel primo caso, si trovano interruttori a scomparsa in scatolette di rame, mentre nel secondo interruttori tondeggianti e decorati riccamente. La parte più importante dal punto di vista estetico sono i componenti illuminanti. Ci sono lampadine in perfetto stile vintage da utilizzare ma è necessario prestare molta attenzione alla scelta della luce. Una tipologia di luce calda e soffusa, infatti, riprende l’effetto visivo creato dalle lampadine antiche e non stona con l’arredamento.
Gli impianti elettrici vintage per molti usi
Oltre al motivo prettamente pratico dell’uso nelle ristrutturazioni, questo tipo di impianti si prestano a creare stili originali e accoglienti in loft e uffici. L’aspetto risulterà curato e confortevole e aiuterà a mettere a proprio agio le persone che ci vivono. Un vero e proprio salto nel passato, senza rinunciare alle comodità moderne.