Questo tipo di illuminazione prevede circa 2 tipologie: quelle che sporgono dalla parete, spesso dotate di un paralume in tessuto o metallo, e quelle più piatte, addossate alla parete.
Le applique sporgenti sono punti luce utilizzati di solito quando i mobili sono accostati alla parete e non c’è spazio per una lampada adeguata. Ecco perchè generalmente possiamo trovarle dietro al letto o sopra una panca ad angolo, in un piccolo ingresso, oppure ai lati di uno specchio per risparmiare spaio prezioso sul piano di appoggio di un tavolino.
In camera da letto o in bagno, i paralumi di solito sono bianchi o avorio, mentre nella zona living, sono preferibili colorati, più caldi e pastosi, per dare un tocco di personalità alla stanza.
Buono a sapersi √
Noi arredatori, nelle camere padronali, inseriamo spesso delle applique con bracci estensibili fissati ai due lati del letto, per permettere di leggere senza infastidire il vicino, e lampade da tavolo per creare atmosfera!
Le applique incassate nel muro invece sono dei punti luce che permettono un’ambientazione più eccentrica e danno vivacità, specialmente quando sono montate ad esempio ai lati di uno specchio. Se avete la fortuna di possedere un caminetto, non fatevi mancare le applique ai due lati della mensola. E se sul caminetto avete uno specchio, sistematele in modo che vi si riflettano.
Comunque non esiste una vera e propria regola che stabilisca che le applique debbano essere per forza in coppia: anche una sola applique può essere un capolavoro, abbinata ad un’altra oppure a quadri e specchi in un’artistica combinazione asimmetrica.
…prossimo ed ultimo episodio della rubrica “Questione di luce” -> Lampade a sospensione..see you soon ♥
Testi e grafica: Manuela Del Bufalo – DesignSottovuoto